IL VUOTO PNEUMATICO NEL CERVELLO:

SI CHIAMA DEMOCRAZIA TESTICOLI !!!

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Scurati a La Repubblica delle Idee contro Meloni: “I fascisti arrivano a Roma vincendo le elezioni”

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21 aprile 2024


Non è andato a Che sarà su Rai 3, sabato sera. In compenso Antonio Scurati ha scelto il palco de La Repubblica delle Idee per un incontro a Napoli per scaricare altre tonnellate di fango su Giorgia Meloni e il centrodestra. A poche ore dal can can sulla presunta “censura” (ridotta a semplice caso di “distanza economica” dalle precisazioni di viale Mazzini), lo scrittore e intellettuale di sinistra veste sia i panni del martire sia quelli del profeta anti-regime. 

“La democrazia corre dei rischi da parte di leader che hanno largo seguito popolare e che ritengono superata, inetta, vecchia e corrotta la democrazia liberale così come noi l’abbiamo conosciuta e come si esprime nel nostro Parlamento. Non aspettate il ritorno delle squadracce fasciste, non vi aspettate abbattano la democrazia a manganellate. Sono già qui, con un’azione di erosione dall’interno, attraverso gli stessi strumenti democratici. Non marciano su Roma, arrivano a Roma vincendo le libere democratiche elezioni”. Insomma, Meloni, FdI, Lega e Forza Italia un po’ come Adolf Hitler, par di capire. 

non capisco perche’…

DiMartedì, Magliaro sfotte Fornero e lei non capisce: “Andava in piazza? Brava, brava!”

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14 febbraio 2024

Spesso la politica è lontana dalla vita reale dei cittadini, eppure quando alcuni politici vanno a parlare con chi manifesta, ascoltano i loro problemi e magari provano anche a risolverli, non va bene. Massimo Magliaro, presidente della Fondazione Almirante, ironizza a DiMartedì sull’ex ministro del governo Monti, Elsa Fornero, passata alla storia come la responsabile di una legge elettorale che ha scontentato parecchi italiani. “Lei andava in piazza o no?”, le ha chiesto Magliaro facendo esempi: “Lei incontrava i balneari, i trattori. Si ricorda no?”, la ha incalzata il presidente della Fondazione Almirante: “Lei usciva dagli uffici dorati”. 

Giovanni Floris ha dovuto spiegare alla professoressa Fornero che Magliaro era ironico. Al che l’economista – già titolare del dicastero del lavoro e delle politiche sociali, con delega alle pari opportunità – ha replicato stizzita. “Sa perché non ci andavo?”, ha reagito Elsa Fornero. “Io lavoravo tutto il giorno al ministero non avendo un partito alle spalle il lavoro lo facevo io. Sbagliando o non sbagliando, io stavo lì con i miei tecnici – quei pochi che avevo – a cercare di lavorare. Non andavo in giro a cercare consenso“. La replica di Magliaro: “Brava, brava”. Anche questa volta era ironico. 

FANTASTICO, INCREDIBILE, SPAVENTOSO…

ma si droga ?

Ghali, le traveggole di Antonella Viola: “Tra le performance più alte di sempre”

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10 febbraio 2024

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“Una performance artistica tra le più alte a cui io abbia mai assistito”: Antonella Viola, immunologa di professione, lo ha scritto in un post su Facebook a proposito dell’esibizione di Ghali nella serata delle cover al festival di Sanremo. Il cantante ha portato all’Ariston un medley intitolato “Italiano vero”, iniziando a cantare in arabo e finendo in italiano. La sua, secondo la Viola, è stata una performance “lucida e intensa, è arrivata dritta al centro, provocando vibrazioni forti, capaci di far crollare muri e scardinare portoni. L’arte ha questa capacità di rovesciare tutte le sovrastrutture in un attimo, con semplicità; e ieri, cantando, Ghali ha segnato uno spartiacque tra passato e presente”.

“Per me – ha proseguito la Viola – con l’esibizione di ieri Ghali ha vinto tutto. E con lui ha vinto il nostro meraviglioso Paese, che da questo spartiacque esce rinnovato, fortissimo e con gli occhi aperti verso il domani”. In ogni caso, non è la prima volta che la scienziata dice la sua in ambiti non prettamente scientifici. La Viola, diventata nota soprattutto nel periodo del Covid con numerose ospitate in tv, è oggi un personaggio pubblico a tutti gli effetti, che non si tira indietro quando c’è da dare un’opinione sugli argomenti più diversi. 

A NAPOLI E’ L’UNICO INTERESSE il resto e’ noia, di lavorare “un se ne parla”

Geolier, un caso a Sanremo 2024: perché può vincere, si scatena la rivolta

Fabrizio Biasin 10 febbraio 2024

Esiste una “Questione Geolier”. Se fino all’altro giorno non conoscevi Geolier significa che sei vecchio o, banalmente, un “non napoletano”. Se sei giovane o napoletano, lo conoscevi già. Ora invece lo conoscono tutti, si tratta di uno tra gli artisti che più ha “venduto” nel corso dell’ultimo anno, nonché primo nella classifica stilata mercoledì sera dall’abbinata televoto+radio con la sua I P’ Me, Tu P’ Te. ‘Sto ragazzo, per intenderci, riempie il Maradona, se è vero come è vero che ci sono date già previste e biglietti introvabili.

Ma, dicevamo, si è generata una polemica. Molti rispetto al suo provvisorio primo posto si sono indignati: «Ma come è possibile! La canzone è brutta», oppure «Ma come è possibile! La canzone è totalmente cantata in napoletano stretto!». Se la prima considerazione è chiaramente di carattere soggettivo (può piacere o non piacere, anche se è indiscutibilmente “ben scritta”), la seconda può avere delle ragioni di carattere oggettivo. Cioè, siamo pur sempre al festival della canzone italiana, laddove la comprensione del testo dovrebbe essere garantita anche a un tizio della Val di Susa, mentre qui è necessaria una traduzione di qualche genere. In passato altri artisti si erano esibiti cantando in dialetto, ma si trattava di testi “parziali” (un esempio? I veneziani Pitura Freska e la loro Papa nero, presentata nell’edizione del 1997).

FUCK CEREBROLESI !

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SANREMO, DRETTORE D’ORCHESTRA SULLA MANO FUCK PATRIARCATO

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“Fuck patriarcato”. Il direttore d’orchestra di un certo BigMama, tal Alberto Cipolla, appena prima di dare inizio alla sua direzione di Lady Marmelade a Sanremo, ha mostrato a favore di telecamere il dorso della mano sulla quale compariva la demenziale scritta contro il patriarcato.

Mai nessuno che osi fare un gesto davvero ribelle. Provate a scrivere “Fuck islam” o “Fuck immigrazione” se davvero volete rischiare collo o carriera. Altrimenti siete solo delle macchiette.